VINI FRANCHETTI
Andrea Franchetti, figlio di madre americana e padre italiano, cresciuto a Roma in un ambiente frequentato da artisti tra cui lo zio Cy Twombly, è uno dei produttori più interessanti d’Italia.
Dopo esser stato proprietario di ristoranti, si è dedicato alla distribuzione dei grandi vini italiani e, negli anni '90, si è lanciato, definitivamente, nel mondo della produzione vitivinicola.
Lasciatosi alle spalle la vita metropolitana, ha iniziato a restaurare, in Val d'Orcia, le rovine di un’antica casa di campagna, decidendo, anche, di piantarvi dei vigneti; essendo, però, a digiuno di tecniche agronomiche, è partito per il Bordeaux dove ha appreso, dai più grandi maestri del settore, l’arte e la filosofia del fare vino. Nel 1991 pianta, finalmente, i primi vigneti, con le marze portate da Bordeaux e nel 1997, dopo alcuni anni di sperimentazione, produce la prima annata di Tenuta di Trinoro, subito ben accolta dalla critica internazionale.
Nel 2000, poi, durante una visita in Sicilia, rimane colpito dalle vigne "arrampicate" sulle pendici dell’Etna, a più di 1000 metri d'altitudine ed è preso, subito, dal desiderio di dar vita a un nuovo progetto. Con il restauro di un antico baglio con cantina inaugura l'azienda Passopisciaro. Tramite la sua azione di recupero dei vecchi vigneti di nerello mascalese e l’impianto di nuove varietà alloctone, quali petit verdot, cesanese di affile e chardonnay, contribuirà, assieme a un manipolo di altri pionieri, al rinascimento enologico della zona etnea.
Inoltre, tra i primi a riconoscere il potenziale dei singoli terroir lavici composti da colate laviche distinte, Andrea Franchetti introduce e promuove, anche, il concetto dei vini di Contrada, su modello dei cru di Borgogna.
Infine, nel 2014, Andrea unisce la sua azienda a quella del cugino Carlo, posta sulle alte quote delle colline circostanti il paese di San Casciano dei Bagni: nasce così Vini Franchetti.
Lasciatosi alle spalle la vita metropolitana, ha iniziato a restaurare, in Val d'Orcia, le rovine di un’antica casa di campagna, decidendo, anche, di piantarvi dei vigneti; essendo, però, a digiuno di tecniche agronomiche, è partito per il Bordeaux dove ha appreso, dai più grandi maestri del settore, l’arte e la filosofia del fare vino. Nel 1991 pianta, finalmente, i primi vigneti, con le marze portate da Bordeaux e nel 1997, dopo alcuni anni di sperimentazione, produce la prima annata di Tenuta di Trinoro, subito ben accolta dalla critica internazionale.
Nel 2000, poi, durante una visita in Sicilia, rimane colpito dalle vigne "arrampicate" sulle pendici dell’Etna, a più di 1000 metri d'altitudine ed è preso, subito, dal desiderio di dar vita a un nuovo progetto. Con il restauro di un antico baglio con cantina inaugura l'azienda Passopisciaro. Tramite la sua azione di recupero dei vecchi vigneti di nerello mascalese e l’impianto di nuove varietà alloctone, quali petit verdot, cesanese di affile e chardonnay, contribuirà, assieme a un manipolo di altri pionieri, al rinascimento enologico della zona etnea.
Inoltre, tra i primi a riconoscere il potenziale dei singoli terroir lavici composti da colate laviche distinte, Andrea Franchetti introduce e promuove, anche, il concetto dei vini di Contrada, su modello dei cru di Borgogna.
Infine, nel 2014, Andrea unisce la sua azienda a quella del cugino Carlo, posta sulle alte quote delle colline circostanti il paese di San Casciano dei Bagni: nasce così Vini Franchetti.
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