"Fabrice e Valérie Closset-Gaziaux hanno entrambi una formazione in agronomia e scienze della terra; dopo aver trascorso un lungo periodo in Africa allo scopo di sviluppare pratiche agricole sostenibili, seguito da un altro speso ad aiutare gli agricoltori della Loira con la viticoltura biologica, hanno deciso, nel 2008, di rilevare un’azienda vinicola nella regione dello Jura, là dove da piccoli passeggiavano liberi in bici, immersi in quella natura che oggi cercano di preservare nel loro approccio agricolo e di riportare integra dentro la bottiglia.
Com'è noto, la regione del Jura rappresenta una nicchia molto ristretta e particolare nel panorama vitivinicolo francese; le vigne, circa 1,8 mila ettari totali,
si trovano su rilievi di rocce calcaree, con suoli formati da marne blu, grigie e nere.
La regione è, poi, particolarmente famosa per i contrasti del suo clima, peculiarità che dà un’impronta non poco rilevante ai vini: a inverni molto freddi, si alternano estati calde e autunni piuttosto soleggiati.
Nello Jura si è dato spazio, inoltre, soprattutto ai vitigni autoctoni: il savagnin domina per i vini bianchi secchi e i “vins jaunes”, mentre il poulsard è l’uva principale per i vini rossi semplici.
In un tale contesto, oggi, Fabrice e Valérie, nei loro 5 ettari di proprietà, coltivano pinot nero, chardonnay e savagnin utilizzando pratiche agricole biodinamiche; i due, infatti, hanno dato vita ad una storia tutta naturale.
La stessa curiosità che da bambini li spingeva a girovagare per i boschi, osservando la natura, li ha, in fondo, accompagnati tutta la vita e, oggi, permette loro di approcciarsi al vigneto con quella pazienza e quel rispetto che, più e meglio di altre cose, favoriscono l'armonia del frutto in tutte le sue componenti.
Il loro Crémant du Jura AOC, in particolare, è fine e di bella ma discreta presenza. Paglierino, con riflessi dorati e perlage fine e persistente, si esprime con sentori di agrumi e note delicate di fiori bianchi a cui si uniscono toni di erba appena falciata, in un quadro olfattivo ricco e ravvivante.
Nato da una vendemmia anticipata e da uve di vigne di diversa anzianità, si presenta ben articolato e, al contempo, profondo. Affinato sui lieviti per almeno 18 mesi, è cremoso, avvolgente e, a differenza di altri dosaggio zero, per nulla aggressivo.
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